Gli analizzatori per fase gas di processo svolgono un ruolo fondamentale nel garantire il funzionamento sicuro e l'efficienza di numerose fasi della produzione chimica, dalla prevenzione dello sviluppo di condizioni esplosive nei reattori, al monitoraggio dell'inertizzazione dell'azoto nei serbatoi di stoccaggio, al controllo della combustione negli agenti ossidanti termici.
Sono disponibili molti tipi di analizzatori per fase gas di processo ed è molto importante scegliere quello giusto per ciascuna applicazione. Tuttavia, indipendentemente dal fatto che si scelgano analizzatori paramagnetici, NDIR o all'ossido di zirconio, occorre tener conto dei limiti di ciascun tipo di analizzatore.
Nel caso degli analizzatori paramagnetici, tempi di risposta non molto rapidi rappresentano un problema significativo. La necessità degli analizzatori paramagnetici in termini di estrazione e condizionamento dei campioni per proteggere la cella di misura ritarda le misure e può portare a una lenta reazione alle interruzioni del processo.
Inoltre, la manutenzione necessaria per mantenere in funzione gli impianti di estrazione e condizionamento può risultare eccessiva.
Esiste tuttavia una tecnologia alternativa che sta rapidamente sostituendo tutte le tecnologie di misura del gas più diffuse.
Gli spettrometri con diodo laser modulabile (TDL), come la serie GPro 500, rappresentano un'alternativa a risposta rapida agli analizzatori paramagnetici e per fase gas di processo.
I TDL offrono:
- misura in situ;
- risposta entro 2 secondi;
- manutenzione minima;
- tolleranza della polvere di processo e dell'umidità;
- copertura di un'ampia gamma di gas.
Il presente libro bianco esamina cinque problemi che influiscono sulle prestazioni degli analizzatori per fase gas di processo e come il GPro 500 riesca a eluderli.
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