I sensori polarografici richiedono una notevole manutenzione
Nell'industria biotecnologica, la sicurezza del processo e la ripetibilità dei lotti sono fondamentali. L'ossigeno disciolto è un parametro analitico chiave che può influire notevolmente sull'efficienza della fermentazione. L'industria biotecnologica si serve da molti anni dei sensori polarografici per misurare l'ossigeno disciolto. Questi sensori richiedono una lunga polarizzazione, oltre a laboriose procedure di manutenzione.
Scoprite un modo migliore per misurare l'ossigeno
La misura ottica di ossigeno disciolto è un metodo alternativo ad alte prestazioni e a bassa manutenzione. I sensori ottici sfruttano il quenching della fluorescenza per determinare in modo rapido e accurato i livelli di ossigeno disciolto. A differenza dei sensori polarografici, i sensori ottici non contengono un elettrolita, quindi non richiedono polarizzazione. L'unica parte del sensore ottico che richiede una sostituzione periodica è l'elemento sensibile all'ossigeno.
METTLER TOLEDO combina questa avanzata tecnologia con l'Intelligent Sensor Management (ISM®), che aggiunge ulteriori vantaggi, ad esempio la diagnostica predittiva. L'indicatore dinamico della vita media del sensore e il timer di taratura adattivo segnalano quando occorre effettuare gli interventi di manutenzione. Questi strumenti garantiscono il funzionamento efficiente del sensore per l'intero lotto.
Scaricate il documento "Passate ai sensori ottici di OD: un metodo di misura più semplice" per ottenere maggiori informazioni sui vantaggi dei sensori ottici METTLER TOLEDO, tra cui:
- Intervalli di taratura più lunghi
- Minor coinvolgimento dell'operatore
- Costi di manutenzione ridotti
- Taratura lontano dal processo, in qualsiasi momento